venerdì 30 marzo 2012

IL SIMBOLISMO DELLA CROCE CELTICA:Tra fascismo e tradizione.



Molti pensano che la croce celtica sia un simbolo “nazi–fascista”. L’ottusità di alcuni poi, li spinge a disprezzarla per questo motivo senza cercare minimamente di comprenderne il significato.
Perché la croce celtica è legata al “neo-fascismo”?
L’incontro tra croce celtica e politica avvenne durante il periodo del nazismo in Germania. Il nazismo, infatti, si ispirava alle tradizioni, perciò riprese ampiamente la cultura nordica(in particolare germanica) attualizzandone i simboli, quali le rune, la svastica(che proviene però dall’India) e la stessa croce celtica. Così, sembra che tale simbolo sia stato assunto dalla Charlemagne, divisione delle Waffen SS costituita da volontari francesi, attiva durante la II Guerra Mondiale. Fu, in seguito, utilizzato dai neofascisti; inizialmente in Francia, dalla Jeune Nation di Pierre Sidos e, a partire dagli anni ’60, in quasi tutta Europa.
La croce celtica ha un profondo significato simbolico e tradizionale. Ciò spiega due cose: perché essa sia stata fatta propria da ambienti politici di un certo tipo e, l’ignoranza di chi si scandalizza a vederla.
Per comprendere il significato della croce celtica, bisogna prima analizzare separatamente i suoi elementi. Semplificando, possiamo dire che i quattro estremi della croce simbolizzano i quattro punti cardinali, i quattro elementi naturali e le quattro stagioni. Inoltre, il suo asse orizzontale è associato all’esistenza orizzontale, ossia all’aspetto “materiale” della vita e al mondo terreno. Il suo asse verticale è associato, invece, all’esistenza “verticale”(che conduce ad un’ascesa verso il mondo metafisico)quindi all’aspetto “spirituale” della vita e al mondo ultraterreno. La croce nel suo insieme può costituire la terra, il microcosmo, poiché lo delinea spazialmente e temporalmente.
Il cerchio simbolizza il quinto elemento: l’“etere” o lo “spirito”. Rappresenta l’eternità, l’assenza di spazio e di tempo, l’universalità contrapposta alla particolarità(che è caratteristica del mondo), quindi l’assoluto ma anche l’universo, il macrocosmo . Interpretato diversamente può anche essere simbolo del divenire, del movimento,del fluire delle cose.
Nella croce celtica troviamo, perciò,rappresentati lo spazio, il tempo ma anche l’eternità e la spiritualità. Il simbolismo comprende, quindi, i cinque elementi, i punti cardinali, la terra, l’universo; tutto ciò è una perfetta rappresentazione spaziale dell’ambiente nel quale si muove, o meglio, esiste l’uomo. Allo stesso modo descrive anche il tempo attraverso gli elementi delle stagioni e del divenire. Il cerchio e la croce si completano e si corrispondono come il generale e il particolare. Simbolizzano l’uomo che si muove dal microcosmo al macrocosmo; la sua elevazione spirituale che lo conduce verso l’eternità e verso l’assoluto ;il tempo e lo spazio racchiusi nell’eternità, che li supera e li vince eliminandoli. Se consideriamo il cerchio simbolo del divenire, è molto importante il suo centro(che è anche centro della croce). Esso può essere paragonato al centro della ruota, che è il suo unico punto che non si muove. Il motore immobile di Aristotele e di tutti i simbolismi tradizionali in generale.Rappresenta, dunque, la fermezza; la stabilità dello spirito opposta al divenire della materia; il centro dell’uomo nel quale si trova Dio e costituisce, attraverso la stabilità, il legame con l’ultraterreno e con l’assoluto.




1 commento:

  1. lo so che nun c'entra ncazzo però quanto spigneva il truce-klan ao

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