Nelle scuole romane, si cominciano a sentire i problemi della Riforma Gelmini. Alle elementari hanno messo i maestri di matematica e italiano ad insegnare inglese, così che gli specialisti nella materia passano da 445 a soli 98 maestri d’inglese.
Nelle superiori, si è arrivati al punto di unire varie prime, anche con Indirizzi diversi, in una sola grande classe, ignorando completamente i ragazzi che hanno scelto un indirizzo, e che non vogliono farne altri.
Ed ora, dopo un lungo silenzio, chissà se per menefreghismo, o per impossibilità, anche i genitori sono scesi in piazza contro i tagli dell’ormai discussa, sembra inutilmente, Riforma Gelmini.
Hanno visto i loro figli, scendere in piazza, forse anche con un occhio di malinconia dei bei tempi passati nei cortei, o forse hanno visto i loro figli impegnati nel pensare forme di protesta, ma sempre con un aria di sufficienza, come se già sapessero che noi non possiamo fare nulla contro questa Riforma.
Ed ora sono proprio loro, ad unirsi, armati di striscioni e megafoni, per andare tutti uniti sotto l’Ex-Provveditorato, o in altre scuole, dove sembra che uno spirito rivoluzionario sia tornato nei genitori, che arrivano persino ad occupare scuole, tutto questo ovviamente insieme a docenti, di tutta Italia.
Basta! Ci siamo stancati di essere i burattini nelle mani dei Politici, i quali sono “burattinati” a loro volta dalle lobbies di potere superiori, alle quali interessa poco la qualità della pubblica Istruzione. Anzi, più i giovani e le masse saranno ignoranti, più per i potenti sarà un guadagno, dato che il popolo sarà più incline a bersi le loro balle, assopito dal Grande Fratello. E intanto ci scavano la fossa...
E’ ora di svegliarci, altrimenti questi CI AMMAZZANO!
Fabrizio, Ls Roma
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