Roma, 29 ott – «A distanza di due anni dalla frammentazione dell’onda – si legge in una nota di Lotta studentesca – ancora una volta le forze dell’ordine sono riuscite a dividere la protesta studentesca! Una protesta che già nella notte i militanti di Lotta Studentesca, movimento vicino a Forza Nuova, avevano espresso affiggendo centinaia di manifesti di opposizione nei confronti della Riforma Gelmini, in previsione del Corteo di stamattina, o sarebbe meglio dire del tentativo di corteo bloccato e represso sul nascere.
Un gruppo di circa 400 studenti, provenienti da varie scuole di Roma, guidati dai responsabili di Lotta Studentesca stava raggiungendo il corteo partito da Piramide, a metà Viale Trastevere è stato fermato, a pochi metri dall’arrivo. Evidentemente precisi ordini dall’alto sono riusciti a minare nuovamente ogni genuina istanza di trasversalità. Tre militanti di LS, fra i quali il responsabile romano Roberto Benignetti, sono stati fermati e portati in Questura senza motivo, e difatti rilasciati poco dopo senza alcun addebito.
‘Siamo stati presi e portati in Questura senza motivo, non hanno voluto che da studenti, insieme ad altri studenti, partecipassimo ad una manifestazione contro la Riforma Gelmini, che evidentemente deve essere monopolizzata da una parte politica facendole perdere il senso e le finalità‘, ha detto Benignetti, uscito dagli ufficio della Digos di Via Genova: ‘La lotta alla riforma è la lotta di una generazione contro un sistema vecchio e marcio e non uno scontro intergenerazionale, fratricida, fra ragazzi che di qui a tre quattro anni pagheranno tutti e nello stesso modo i danni prodotti da questi governi.
Dividendoci secondo i soliti schemi destra sinistra vogliono impedire che il moto rivoluzionario di una generazione di giovani travolga il Sistema. Questi abusi non ci spaventano e non ci fermeranno, gli studenti sono con noi. Continueremo a batterci contro la riforma ed i tagli all’istruzione e alla cultura voluti da Gelmini & Soci».
Un gruppo di circa 400 studenti, provenienti da varie scuole di Roma, guidati dai responsabili di Lotta Studentesca stava raggiungendo il corteo partito da Piramide, a metà Viale Trastevere è stato fermato, a pochi metri dall’arrivo. Evidentemente precisi ordini dall’alto sono riusciti a minare nuovamente ogni genuina istanza di trasversalità. Tre militanti di LS, fra i quali il responsabile romano Roberto Benignetti, sono stati fermati e portati in Questura senza motivo, e difatti rilasciati poco dopo senza alcun addebito.
‘Siamo stati presi e portati in Questura senza motivo, non hanno voluto che da studenti, insieme ad altri studenti, partecipassimo ad una manifestazione contro la Riforma Gelmini, che evidentemente deve essere monopolizzata da una parte politica facendole perdere il senso e le finalità‘, ha detto Benignetti, uscito dagli ufficio della Digos di Via Genova: ‘La lotta alla riforma è la lotta di una generazione contro un sistema vecchio e marcio e non uno scontro intergenerazionale, fratricida, fra ragazzi che di qui a tre quattro anni pagheranno tutti e nello stesso modo i danni prodotti da questi governi.
Dividendoci secondo i soliti schemi destra sinistra vogliono impedire che il moto rivoluzionario di una generazione di giovani travolga il Sistema. Questi abusi non ci spaventano e non ci fermeranno, gli studenti sono con noi. Continueremo a batterci contro la riforma ed i tagli all’istruzione e alla cultura voluti da Gelmini & Soci».
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